"Le Alpi per molti sono un luna park, per altri sono il luogo di rigenerazione del corpo e dello spirito". Un racconto che esce dagli stereotipi nel nuovo numero della rivista "The Passenger"
Il nuovo numero della rivista-libro "The Passenger" è dedicato alla catena alpina e, attraverso diverse voci di chi le studia e le vive, la racconta al di là degli stereotipi
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
Oltre la montagna da cartolina, oltre la montagna da depliant patinato, si apre una concentrazione di differenze culturali e ambientali dentro un mondo, sì, dai confini precisi, ma talmente caotico al suo interno da risultare quasi un’astrazione geografica. Le Alpi per molti sono un luna park, per altri sono il luogo di rigenerazione del corpo e dello spirito. Ma, a pensarci bene, chi lo saprebbe dire esattamente cosa sono le Alpi?
Beh, intanto le Alpi sono il luogo della discontinuità, anche se lo sci e il turismo di massa portano all’omologazione. Sulle Alpi vivono 14,2 milioni di persone e si parlano 126 tra lingue e dialetti diversi.
Il 40 per cento dell’acqua potabile in Europa arriva dalle Alpi e i fiumi che scendono dalla catena vanno a irrigare e bagnare aree popolate da 170 milioni di abitanti. In Trentino vive una popolazione di orsi di circa 100 unità e cresce del dieci per cento all’anno. Mentre in Slovenia gli orsi sono 1100.
Questi sono alcuni dati contenuti nell’ultimo numero della rivista-libro “The Passenger”, dedicata appunto alla nostra catena. Le Alpi qui sono raccontate anche grazie al contributo di diversi membri del comitato scientifico dell’AltraMontagna: Antonio De Rossi, Maurizio Dematteis, Pietro Lacasella.
Ecco, queste sono le Alpi, al di là degli stereotipi, che un po’ più vorremmo sentirci raccontare.